Ricevere un preventivo Google Ads può generare più domande che certezze: cosa è incluso, quanto devo mettere come budget pubblicitario, quali costi sono fissi e quali variabili? Questa guida ti aiuta a leggere ogni voce del preventivo, capire l'impatto delle scelte tecniche sul prezzo e decidere con criterio quando affidare la gestione a un'agenzia.
Cos'è un preventivo Google Ads e perché conviene analizzarlo con attenzione
Un preventivo Google Ads è il documento che dettaglia costi e servizi necessari per lanciare e gestire campagne su Google: setup iniziale, gestione mensile, budget pubblicitario, reportistica e eventuali attività aggiuntive come landing page o tracking avanzato. Non è solo una lista di prezzi: è la base per allineare aspettative e risultati misurabili.
Chiedere preventivi identici a più fornitori aiuta a confrontare, ma occorre leggere oltre i numeri. Spesso le differenze nascono da cosa viene ottimizzato, dalla qualità del tracciamento e dall'esperienza del team. Un preventivo dettagliato mostra processi chiari, KPI proposti e tempi di attivazione.
Practical takeaway: prima di firmare, verifica che il preventivo includa obiettivi misurabili, responsabilità e una roadmap temporale.
Componenti principali di un preventivo Google Ads
Ogni preventivo serio si compone di più elementi: costi tecnici, attività professionali e budget per le inserzioni. Sapere riconoscerli ti evita sorprese.
Setup iniziale: comprende audit del sito e delle campagne precedenti, ricerca keyword, struttura del conto (campagne, gruppi annunci), impostazione del tracciamento (Google Analytics, conversioni) e creazione delle prime creatività. In molti casi è previsto un costo una tantum.
Gestione mensile: include ottimizzazioni quotidiane o settimanali, test degli annunci, gestione delle offerte (manuale o smart bidding) e report periodici. Le formule più comuni sono una tariffa fissa (es. €180–€350/mese) oppure una percentuale del budget pubblicitario.
Budget Google Ads: è il denaro che Google utilizzerà per mostrare gli annunci. Spesso viene indicato separatamente dal costo di gestione. Molte agenzie suggeriscono un budget minimo mensile, che varia in base all'industria e alla competitività.
Attività aggiuntive: landing page dedicate, creazione di asset video, integrazioni CRM, test A/B. Queste attività possono aumentare l'efficacia ma sono spesso quotate a parte.
Reporting e KPI: frequenza dei report (settimanale, mensile), metriche incluse (CTR, CPC medio, CPA, ROAS) e dashboard accessibili al cliente. Un buon preventivo indica quali KPI saranno monitorati.
Practical takeaway: chiedi che setup, gestione e budget adv siano distinti nel preventivo e che i KPI principali siano chiaramente indicati.
Tipologie di campagna e come influenzano il preventivo
Google Ads non è solo rete di ricerca. Ogni tipologia di campagna ha costi, obiettivi e lavoro di ottimizzazione differenti, che si riflettono sul preventivo.
Search (annunci sulla rete di ricerca): ideale per domanda attiva. Richiede keyword research approfondita e una strategia di offerte focalizzata sul CPA o ROAS. Spesso è il primo canale su cui concentrarsi.
Display e remarketing: utile per awareness e retargeting. Richiede creatività visive e segmentazione degli audience. Il CPC tende a essere più basso, ma il lavoro creativo e il monitoraggio delle posizioni aumentano il tempo di gestione.
Shopping e feed per e-commerce: richiede ottimizzazione del feed prodotto, gestione delle offerte per SKU e talvolta integrazione con piattaforme di gestione cataloghi. L'implementazione è più tecnica e può comportare costi iniziali aggiuntivi.
Video (YouTube): utile per brand e funnel superiore. Produce risultati in termini di visibilità e coinvolgimento. Spesso viene preventivato come progetto a parte, se ci sono produzioni video.
Performance Max e automazione: campagne che usano l'automazione di Google per distribuire budget su più canali. Richiedono un settaggio accurato degli asset e il monitoraggio delle conversioni, oltre a un diverso approccio di ottimizzazione.
Practical takeaway: assicurati che il preventivo specifichi quali tipi di campagne sono incluse e il livello di lavoro creativo e tecnico previsto per ciascuna.
Fattori che incidono maggiormente sul prezzo
Differenti variabili determinano il costo finale di una strategia Google Ads. Comprenderle aiuta a interpretare il preventivo.
Competizione del settore: settori con keyword ad alta commercial intent comportano CPC più alti. Questo spinge verso budget maggiori o a una strategia di nicchia.
Numero e volume di keyword: più keyword e segmenti richiedono più tempo per ricerca, struttura e ottimizzazione.
Targeting geografico: campagne locali sono più economiche se il bacino è limitato; campagne nazionali o internazionali richiedono più spesa e test.
Qualità del sito e delle landing page: pagine lente o non ottimizzate riducono il Quality Score e aumentano il CPC. Spesso è consigliabile investire prima nelle landing.
Implementazione del tracciamento: campagne senza un tracciamento affidabile non permettono ottimizzazioni efficaci. La configurazione di conversioni, eventi e importazioni CRM può essere parte significativa del preventivo.
Stagionalità: periodi di alta domanda (festività, saldi) richiedono budget maggiori e pianificazione anticipata.
Practical takeaway: chiedi simulazioni di rendimento per diversi livelli di budget e verifica se il preventivo include lavoro sulle landing e sul tracciamento.
Modelli di pricing comuni e esempi pratici
Sul mercato emergono tre modelli principali: tariffa fissa mensile, percentuale sul budget e fee ibrido (setup + gestione). Qui trovi esempi tipici che trovi nei preventivi.
Setup una tantum: spesso indicato tra €300 e €750 per audit iniziale, impostazione del conto e primo batch di campagne.
Gestione mensile: può essere una tariffa fissa (es. €180–€350/mese) o una percentuale del budget (es. 10–15%). Alcune agenzie applicano una soglia minima.
Budget media consigliata: molte realtà suggeriscono un minimo operativo per campagne efficaci; range frequente è €500–€1.000/mese, ma la cifra dipende da obiettivi e settore.
Esempio pratico (esempio ipotetico): se un preventivo prevede setup €500, gestione €250/mese e budget adv €1.000/mese, il costo iniziale del primo mese sarà €1.750 (budget + setup + gestione). Questo non indica risultati, ma spiega la composizione dei costi.
Calcolo rapido del ritorno (formula base): se riesci a stimare il costo per acquisizione (CPA) e il valore medio di conversione, puoi calcolare il ritorno atteso. Formula: ROAS = ricavi generati / spesa pubblicitaria. Per stimare il numero di conversioni: conversioni = (budget adv) / (CPA stimato).
Practical takeaway: confronta i preventivi guardando non solo il prezzo ma cosa è incluso nel setup e nella gestione e richiedi sempre esempi pratici o simulazioni.
Cosa chiedere quando richiedi un preventivo: checklist per audit iniziale
Prima di selezionare un fornitore, usa questa checklist per valutare la qualità del preventivo: lo scopo è individuare processi replicabili e responsabilità chiare.
Richiedi la descrizione dettagliata delle attività di setup e ottimizzazione, tempistiche e deliverable. Chiedi quali KPI verranno monitorati e con quale frequenza verranno consegnati i report. Verifica che il preventivo includa la configurazione corretta del tracciamento e l'eventuale import di conversioni da CRM.
Domanda critica: come verranno gestite le parole chiave negative e la struttura delle campagne? Un buon preventivo spiega le fasi di ottimizzazione e i criteri di testing. Chiedi anche referenze e casi simili al tuo settore.
Per consigli su errori comuni nella gestione che possono influire sui costi, consulta questa guida: Google Ads: i 5 errori più frequenti che fanno gli imprenditori.
Practical takeaway: non accettare preventivi vaghi: le attività e i KPI devono essere elencati chiaramente.
Segni di allarme in un preventivo e costi nascosti da evitare
Alcune clausole del preventivo possono nascondere costi o aspettative irrealistiche. Riconoscerle salva tempo e budget.
Promesse di risultati garantiti senza dati storici sono un segnale di rischio. Google Ads dipende da mercato, prodotto, landing e tracking; nessuno può garantire un livello di conversione senza test.
Costi nascosti possono includere fee per account Google, costi per creatività, costi di reporting avanzato o per l'export dei dati. Chiedi sempre cosa succede se decidi di interrompere il contratto: c'è un periodo minimo obbligatorio?
Un altro segnale è l'assenza di trasparenza sulla gestione delle offerte (chi imposta le offerte, con quale strategia e quando si interviene manualmente?).
Practical takeaway: richiedi clausole contrattuali chiare su durata minima, penali, proprietà degli account e uscita dal contratto.
Come interpretare e far crescere i risultati: roadmap per scalare il budget
Aumentare il budget senza un processo rischia di aumentare i costi per conversione. Una roadmap prudente prevede test, ottimizzazione e scala graduale.
Fase 1 — stabilire baseline: avviare con un budget che permette raccolta dati sufficiente (esempi realistici nel preventivo). Misura CTR, CPC e CPA iniziali.
Fase 2 — ottimizzazione tecnica: migliorare landing, velocità, funnel di conversione e tracciamento. Questo riduce sprechi e spesso abbassa il CPA.
Fase 3 — espansione controllata: aumentare budget del 20–30% per ciclo solo dopo che KPI principali sono stabili. Espandi keyword e segmenti solo con dati.
Per un approccio strutturato alla definizione del budget pubblicitario, vedi anche: I Sette Metodi Più Comuni Per Calcolare Il Giusto Budget Per L'advertising.
Practical takeaway: scala il budget solo dopo aver stabilizzato i KPI e corretto problemi tecnici.
FAQ rapida su preventivi Google Ads
Domanda: Qual è il budget minimo per iniziare? Risposta: dipende dal settore e dagli obiettivi. Molte realtà suggeriscono budget operativi che partono da qualche centinaio di euro al mese, ma per mercati altamente competitivi la soglia sale.
Domanda: Meglio gestione interna o esternalizzare? Risposta: se non hai esperienza, l'outsourcing riduce errori comuni e tempo perso. Se vuoi valutare i pro e i contro dell'esternalizzazione: Esternalizzare il Marketing operativo: perché darlo in outsourcing.
Domanda: Quanto tempo per vedere risultati? Risposta: i risultati della rete di ricerca possono arrivare rapidamente, ma servono almeno 2–3 mesi per ottimizzazioni significative e per raccogliere dati utili.
Practical takeaway: le risposte giuste dipendono sempre da obiettivi e contesto; usa il preventivo come punto di partenza per un audit operativo.
Conclusione e prossimi passi
Un preventivo Google Ads è utile solo se ti permette di capire cosa stai comprando: attività, responsabilità e metriche. Confronta più offerte, verifica trasparenza su costi e KPI e chiedi esempi pratici di lavoro svolto in settori simili.
Se hai già campagne attive o preventivi in mano, la cosa più efficace è farle analizzare da un esperto: una revisione tecnica può evidenziare sprechi, problemi di tracciamento o opportunità immediate di miglioramento. Offriamo un'analisi gratuita e senza impegno per valutare il tuo account e proporti un preventivo chiaro e personalizzato. Richiedi la tua analisi gratuita qui: Analisi gratuita Delion.
Practical takeaway: non decidere solo sul prezzo. Valuta processi, trasparenza e competenze tecniche. Inizia con un audit gratuito per orientarti con numeri concreti.
Ulteriori risorse utili
Per approfondire errori comuni e casi pratici, leggi anche: Google Ads: i 5 errori più frequenti che fanno gli imprenditori. Se gestisci attività locali, questa guida può aiutarti a collegare le campagne al negozio fisico: Campagne Local: in che modo possono supportare il tuo negozio fisico.
Se vuoi, posso aiutarti a valutare il tuo preventivo attuale: condividi il documento e riceverai una checklist puntuale con le voci da rinegoziare e le priorità tecniche.



