Chiunque gestisca un’attività in proprio sa quanto sia importante gestire in modo efficace ed efficiente l’inventario, ovvero la quantità di prodotti a disposizione in magazzino per la vendita al cliente finale. Che si tratti di un’attività fisica oppure di un negozio online, essere in grado di gestire in modo intelligente l’inventario permette di aumentare il volume di vendite e al tempo stesso di ridurre i costi, soprattutto in termini di stoccaggio.
Per i venditori che utilizzano Amazon Marketplace come spazio di vendita è possibile determinare le performance di gestione dell’inventario attraverso il cosiddetto IPI, l’indice di performance dell’inventario. Questo dato è legato a doppio filo ad una serie di fattori, tra cui il più rilevante è senza dubbio il tasso di vendita di Logistica Amazon, vale a dire il numero di unità vendute in un determinato lasso di tempo rispetto al numero di unità presenti nell’inventario iniziale.
Prendendo ad esempio un lasso di tempo di 90 giorni, l’indice di performance dell’inventario permette al venditore di visualizzare con facilità sia la percentuale di sell-through settimanale che una stima dei numeri di giorni a disposizione in magazzino prima che le tariffe applicate da Amazon sullo stoccaggio aumentino.
Conoscere l’IPI è dunque essenziale per il successo della propria attività di vendita, ma lo è in modo particolare in quei periodi in cui il volume di vendite è superiore alla media, come avviene ad esempio durante il periodo natalizio o in occasione del Black Friday.
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Indice di Performance dell’Inventario Amazon: come viene calcolato
Una volta definito cosa sia esattamente l’IPI è arrivato il momento di conoscere come questo venga calcolato. Per calcolare l’IPI si può procedere sostanzialmente in due modi: analizzando il tasso di vendita di Logistica Amazon oppure prendendo in considerazione il tasso di disponibilità Logistica di Amazon.
Nel primo caso si tratta di esaminare le unità di prodotto vendute e spedite negli ultimi 90 giorni e dividerlo per la media delle unità a disposizione nei centri logistici nel medesimo arco di tempo.
Nel secondo caso invece si prende in considerazione la percentuale di tempo in cui gli ASIN o Amazon Standard Identification Number, ovvero il numero che viene assegnato ad ogni singolo prodotto in vendita su Amazon, sono rimasti disponibili per la vendita nei 30 giorni precedenti. Ad influire su questi indici contribuiscono diversi fattori, ma tra i più importanti è possibile citare innanzitutto la quantità di inventario in eccesso e in giacenza; mantenere un buon equilibrio tra i prodotti venduti e quelli in magazzino è infatti necessario per migliorare l’IPI.
Un altro fattore che spesso incide in modo negativo sull’IPI è il pagamento delle tariffe Amazon per lo stoccaggio a lungo termine, che si verifica quando la merce rimane in magazzino per un periodo superiore a quello stimato inizialmente sulla base del volume di vendita. Infine, tende ad incidere negativamente anche la mancanza di disponibilità dei prodotti più richiesti e venduti, che può portare alla perdita di soddisfazione ed engagement da parte dei clienti.
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Amazon Marketplace: come ottimizzare l’IPI
Partendo dai fattori che possono incidere in maniera negativa sull’IPI è possibile dunque individuare alcune linee guida da seguire non solo per ottimizzare l’indice di performance dell’inventario, ma in generale per migliorare le vendite su Amazon Marketplace. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a professionisti del settore, soprattutto se si è alle prime armi, per minimizzare gli errori e ricevere continua assistenza in caso di problemi.
Il primo step da compiere è aumentare la percentuale di sell-through, ad esempio vendendo i prodotti in bundle per aumentare il numero di merce venduta in ogni singola transazione, riducendo i riordini per i prodotti meno venduti, spostando le scorte non necessarie dai magazzini di Amazon oppure ancora applicando degli sconti sui prodotti per invogliare i clienti all’acquisto.
Successivamente è importante evitare il cosiddetto overstocking, ovvero avere a disposizione una quantità di scorte eccessive che possono nel lungo periodo portare non solo a trovarsi con merce invenduta ma anche a dover pagare una tariffa Amazon maggiore per lo stoccaggio. Per evitare l’overstocking si può procedere con un’accurata pianificazione delle vendite e adottato una strategia corretta per stabilire la tariffazione dei prodotti.
Se da un lato diverse attività che non prendono in considerazione l’IPI si trovano spesso in una situazione di overstocking, molte altre decidono di puntare tutto sui prodotti più popolari e venduti sul marketplace: questo consente di avere sempre a disposizione gli articoli più richiesti e di evitare di perdere opportunità di vendita.